AstraZeneca ha siglato un accordo con l’amministrazione Trump per aderire al programma Most Favored Nation (MFN), volto ad adeguare i prezzi dei farmaci commercializzati negli Stati Uniti a quelli più bassi praticati nei Paesi OCSE.
L’intesa prevede inoltre la partecipazione al progetto TrumpRx, che consente la commercializzazione diretta dei farmaci ai pazienti.
AstraZeneca è la seconda azienda, dopo Pfizer, a rispondere integralmente alle richieste del presidente Trump.
Altre case farmaceutiche, tra cui Amgen, Bristol Myers Squibb, Novartis e Boehringer Ingelheim, hanno aderito parzialmente all’agenda MFN, offrendo prodotti a prezzi scontati per i pazienti senza assicurazione o lanciando farmaci all’estero a prezzi equivalenti a quelli statunitensi.
Contestualmente all’accordo con la Casa Bianca, AstraZeneca ha annunciato la costruzione di un nuovo stabilimento farmaceutico da 4,5 miliardi di dollari in Virginia, rafforzando così la sua presenza industriale negli Stati Uniti.